di Redazione
C’è sempre un’elettricità speciale nell’aria quando diverse forme d’arte si incontrano.
Non si sommano, ma si moltiplicano e creano qualcosa di più corposo, di diverso della somma delle parti.
È quanto accaduto al vernissage di “Attrazione Astrale, Il Viaggio di Floriana Oltre il Velo della Superficie”, mostra personale di Maralba Focone a Cremona.
Un evento che visto dialogare pittura, musica e parola.
LA MUSICA COME PORTALE: IL CONCERTO DI PAOLA TEZZON E GIOVANNI GUERRETTI
Nel video dell’evento, tutto inizia con un violino e un pianoforte.
Le note suonate da Paola Tezzon e Giovanni Guerretti, non un semplice sottofondo, ma un vero e proprio portale sonoro parallelo alla filosofia di Maralba Focone.
Dalla malinconia invernale di Vivaldi a brani più intimi e ricercati di Piazzolla, in un percorso musicale che ha dato vita al prologo perfetto al viaggio visivo, creando uno spazio di silenzio e di ascolto interiore indispensabile per accogliere l’arte di Focone.
Perché le opere di Maralba Focone vanno vissute in contemplazione, meditando come durante una preghiera.
L’UMANITÀ DOLENTE E DIGNITOSA DI MARALBA FOCONE
Le opere di Focone non sono frammenti di esistenze immortalate dall’artista.
I suoi soggetti sono gli “ultimi”, le figure ai margini, colti in abbracci che sono al tempo stesso disperati e salvifici, in una solitudine che non è mai vuota, ma densa di significato.
L’artista lavora per sottrazione, usando la spatola e il pennello piatto per scavare nella materia e far emergere la luce dall’ombra, creando figure che sembrano sul punto di dissolversi, evanescenze catturate un attimo prima di svanire nell’infinito.
In queste opere, dove l’eco di Modigliani e del periodo blu di Picasso si fa sentire come un sussurro familiare, si respira un’umanità dolente, ma incredibilmente dignitosa, che ci interroga sulla nostra stessa fragilità.
Ma come si legge un’anima così complessa?
La risposta l’hanno data i due organizzatori, Daniela Belloni e Pasquale Di Matteo, che nei loro interventi hanno offerto una chiave di lettura profonda e illuminante, attraverso la poetica dell’artista, svelandone la coerenza, la forza e, soprattutto, il valore.
Di Matteo ha puntato i riflettori anche sul valore di Focone in chiave investimento.
Un’opera di Maralba Focone non è un acquisto impulsivo, ma un investimento sulla cultura, sulla storia e su un’identità artistica ormai definita e incrollabile. È un pezzo di storia dell’arte italiana che continuerà a crescere in valore, perché la sua voce è autentica e non insegue le mode.
Potete approfondire cliccando QUI.
Nel video del vernissage avrete la possibilità di partecipare a un momento di rara intensità culturale, di ascoltare il dialogo silenzioso tra le pennellate di Focone e le note del violino, di comprendere perché un’opera d’arte può essere, oggi più che mai, un rifugio e un patrimonio.
Premete play. Ed entrate nel mondo di Maralba Focone.



