di Redazione TZ.
Cremona è la capitale mondiale della liuteria e del violino. Un luogo in cui fare arte e cultura crea risonanze positive. E si potrebbero fare grandi cose con un’Amministrazione più attenta e presente agli eventi culturali e artistici.
Domenica 19 ottobre, questa risonanza ha trovato una nuova, potentissima frequenza.
Un vernissage di ampio respiro, una sinestesia culturale, un’immersione totale nell’universo di Maralba Focone, orchestrata con la precisione di uno spartito e il trasporto di un’emozione pura.
No, non si tratta di un trasporto poetico, perché gli spartiti c’entrano eccome con l’arte di Maralba Focone.
La sua mostra personale, ATTRAZIONE ASTRALE, IL VIAGGIO DI FLORIANA OLTRE IL VELO DELLA SUPERFICIE, ha aperto le sue porte presso Gabetti Arte alle ore 17, ma il suo viaggio era iniziato diverse ore prima.
UNA MATTINATA IN ARMONIA: STRADIVARI INCONTRA FOCONE
L’evento ha avuto un preludio quasi sacro, un momento di raccoglimento per pochi intimi in un tempio della musica famoso in tutto il mondo.
Alle 12:00, le porte del Museo del Violino hanno accolto l’artista, circondata da una stretta cerchia di amici, e ha potuto assistere a un concerto che ha fatto vibrare le corde più profonde dell’anima.
La bravissima Aurelia Macovei ha dato voce al “Vesuvio”, un capolavoro inestimabile di Antonio Stradivari, un violino che ha viaggiato per diversi continenti nei suoi secoli di storia.
Le note di Vivaldi, Monti e le iconiche colonne sonore di Morricone hanno dialogato idealmente con la poetica silenziosa, ma eloquente, di Focone, creando un ponte invisibile tra due forme d’arte che mirano alla stessa cosa: stimolare l’anima.
La festa in onore di Maralba Focone è proseguita con una visita alle sale del Museo, dove sono custoditi tesori inestimabili di Stradivari, Guarneri e Amati, i più famosi liutai della storia.
IL PALCOSCENICO DELLE EMOZIONI: IL VERNISSAGE A GABETTI ARTE
Alle 17:00, la scena si è spostata in Piazza Stradivari, negli spazi di Gabetti Arte, sede dell’allestimento della mostra.
Qui, il vernissage ha preso vita. Ma non solo con i soliti discorsi, ma con altra musica.
Ad accogliere il pubblico, un duo di eccezionale caratura: Paola Tezzon, al violino, e Giovanni Guerretti, al pianoforte.
Non di certo un semplice sottofondo musicale; Paola Tezzon, didatta e musicista di profonda esperienza, formatasi con maestri come Yulia Berijnskaja, ha intrecciato il suo arco con la sensibilità delle opere.
Giovanni Guerretti, laureato in Filologia Musicale e diplomato con lode in piano Jazz sotto la guida di Franco D’Andrea, ha portato con sé l’eco delle sue illustri collaborazioni, da Cesare Cremonini a Francesco Guccini, da Malika Ayane a Mario Biondi.
Artisti di prim’ordine, dunque.
La loro esibizione non è stata solo un contorno, ma un vero e proprio capitolo importante del dialogo portato avanti dalle opere di Maralba Focone. Ogni brano, una chiave di lettura per entrare in una tela, per comprenderne il respiro.


OLTRE LA TELA: LA FENOMENOLOGIA DEL SENTIRE DI FOCONE
Tra un’esecuzione e l’altra, le parole. Quelle precise, affilate, empatiche, della Prof.ssa Daniela Belloni e del Dott. Pasquale Di Matteo, curatori della mostra, che hanno preso per mano un pubblico attento, composto da amici dell’artista e da cremonesi amanti della cultura, e lo hanno guidato oltre la superficie delle immagini.
La Prof.ssa Belloni si è focalizzata sulla maestria tecnica di Maralba Focone, sulla sua capacità quasi scultorea di usare la spatola e il pennello piatto, trasformando il colore in materia viva, in epidermide del sentimento.
Il Dott. Di Matteo, invece, ha scandagliato le profondità filosofiche. Ha parlato di un’arte che rifiuta l’edonismo imperante nel nostro tempo per dare voce agli ultimi, a chi soffre, alle anime sole che la nostra società preferisce non vedere.
Un’arte che, come quella di Van Gogh, trova la bellezza nella fragilità e la nobiltà nel dolore. Un’arte che evoca il Periodo Blu di Picasso per la sua malinconia essenziale e le sintesi formali di Modigliani per la sua eleganza struggente.
Come ha sottolineato Di Matteo nella sua critica, quello di Focone è un universo che non rappresenta la malinconia, ma ne svela la “fenomenologia del sentire”, tracciando sulle tele le “impronte dell’anima”.

UN’ICONA DA COLLEZIONE: MARALBA FOCONE COME INVESTIMENTO
In un mondo dell’arte spesso volatile, Di Matteo ha acceso un faro sul valore. «Un’opera di Maralba Focone» ha detto, «non è solo un atto estetico, non è soltanto un orpello da salotto, ma un investimento intelligente.»
Le ragioni sono chiare e incontrovertibili.
Una carriera ultra quarantennale che ha attraversato l’Europa. Un’attività di insegnamento della Storia dell’Arte in capitali come Firenze, Roma e Bruxelles, che testimonia una profonda coscienza critica. Sia sotto il profilo prettamente artistico sia nell’analisi sociologica della nostra era.
Ma soprattutto, per il suo stile. Inconfondibile. Iconico. Unico.
Le sue figure allungate, i suoi paesaggi metafisici, il suo lessico cromatico fatto di bianchi gessosi e azzurri esangui sono una firma indelebile.
In un mercato saturo di immagini, l’opera di Focone è riconoscibile tra miliardi, un requisito fondamentale per ogni artista destinato a lasciare un segno duraturo, in qualunque epoca.
Come spiegato da Di Matteo, «Acquistare una sua tela significa possedere un frammento di storia che, sviscerando le contraddizioni del nostro tempo, è destinato ad accrescere il proprio valore negli anni.»
Dopo un finale emozionante offerto dal duo musicale, la serata si è poi sciolta in un’atmosfera conviviale, con un buffet che ha permesso al pubblico di dialogare con l’artista e i curatori, chiudendo il cerchio di una giornata dove l’arte è stata vissuta, respirata e compresa nella sua totalità.
Una giornata in cui Marlaba Focone è stata protagonista assoluta.
Puoi approfondire su Maralba Focone cliccando QUI.
INFORMAZIONI SULLA MOSTRA “ATTRAZIONE ASTRALE”
Non perdete l’occasione di compiere questo viaggio visuale ed emotivo.
La mostra personale di Maralba Focone è un’esperienza che merita di essere vissuta, compresa, sviscerata.
TITOLO MOSTRA: ATTRAZIONE ASTRALE, IL VIAGGIO DI FLORIANA OLTRE IL VELO DELLA SUPERFICIE
ARTISTA: MARALBA FOCONE
LUOGO: GABETTI ARTE, PIAZZA STRADIVARI 18, CREMONA
DATE: DAL 19 OTTOBRE A NOVEMBRE 2025
ORARI DI APERTURA
Da lunedì a venerdì: 9:00 – 12:30 e 14:30 – 19:00
Sabato: 9:00 – 12:30
Domenica chiuso




