DALLE CORNA ALL’OLOCAUSTO DI GAZA, QUANDO L’UMANITÀ PERDE LA BUSSOLA

La kiss-cam dei Coldplay è un rituale da stadio, gioioso e ingenuo, che ha reso peculiare la famosa band.

In questi giorni, invece, si è trasformata in prova inoppugnabile per un tribunale mediatico globale. Neanche fosse stata puntata sui crimini commessi a Gaza o su un gay pride.

No, è stata puntata su due perfetti sconosciuti.

Due manager di una società ignota a tanti, fino ad allora, ignari di essere inquadrati, erano abbracciati durante un concerto dell’iconica band.

La loro colpa? Essere amanti ed essere stati beccati dalla kiss-cam. Proprio loro tra decine di migliaia di fan.

Quando si dice che la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo, è vero.

Sui social è scoppiato il putiferio: video virale, articoli e gossip, ingiurie. Una soap opera in diretta, con tanto di pubblico pronto ad applaudire al linciaggio digitale.

LA DISTOPIA DELL’INTIMITÀ DA BARACCONE

Ma cosa siamo diventati?

Siamo immersi in un voyeurismo patologico.

L’intimità tradita diventa intrattenimento globale. E l’utilità sociale di questa storia di corna?

È pari a zero. Anzi, meno di zero, poiché normalizza la caccia alle streghe digitale.

Per di più, in una società che fino a ieri riempiva i profili social di attacchi ad Orban perché l’amore è libero e non ci si dovrebbe intromettere nella sessualità degli altri.

Quindi, ricapitolando, va tutto bene, basta che non ci siano le corna di mezzo, eh?!

Non mi permetto di emettere sentenze morali sul tradimento, di cui mi interessa come del meteo su Saturno, sinceramente.

Tuttavia, mi limito a un consiglio disincantato a chi tradisce il proprio partner: se volete infrangere i voti matrimoniali, e non avete l’ingenuità di un adolescente, evitate concerti, piazze affollate, località turistiche, perché il rischio di essere riconosciuti o immortalati anche solo da uno smartphone è elevato.

E tale ingenuità non è già di per sé un buon motivo per essere sospesi o licenziati da mansioni con alto impatto di responsabilità?

Lo chiedo senza malizia, come invito a meditare prima di dare fiducia per ruoli importanti a persone che potrebbero dimostrare la stessa ingenuità anche nel lavoro, mettendo a repentaglio l’azienda.

Detto ciò, andiamo al cuore del tema di questo articolo.

PERCHÈ LE CORNA FANNO RUMORE, MENTRE PER GAZA C’È SOLO SILENZIO?

Mentre il web s’infiammava per due sconosciuti, a Gaza si consumava un altro giorno di morti e orrore.

Siamo a 18.000 bambini uccisi in due anni. Oltre 53000 innocenti totali.

Un genocidio certificato da ONU e organizzazioni umanitarie. Eppure, il rumore di fondo è appena un sussurro, paragonato al clamore suscitato dai due amanti al concerto dei Coldplay.

Netanyahu, su cui pende il mandato d’arresto della Corte Penale Internazionale per crimini contro l’umanità, viene ricevuto con onori dai governi occidentali.

Nessuna sanzione. Nessun embargo. Solo un silenzio complice, sporco di sangue.

LA SCHIZOFRENIA DELL’OCCIDENTE: 18 PACCHETTI DI SANZIONI PER MOSCA, 0 PER TEL AVIV

La farsa dell’Occidente ha ormai raggiunto vette che, fino a pochi anni fa, erano immaginate solo nei film di fantascienza.

L’Europa ha varato ben 18 pacchetti di sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina.

Giusto? Sbagliato? Inutili?

Sì, no, forse. Li ha varati in nome del Diritto internazionale, e questo è un fatto.

Ma davanti al massacro di Gaza e ai dettami del Diritto internazionale, Bruxelles non è riuscita a varare neppure un timidissimo primo pacchetto di sanzioni.

L’Europa e anche il governo italiano non sono riusciti neppure a rimettere in discussione gli accordi bilaterali con Israele.

Perché con la Russia sì e con Israele no? Perché due pesi e due misure? Perché se Putin aggredisce stati sovrani è un criminale e se Netanyahu aggredisce stati sovrani, uccide persone fisiche in altre nazioni e commette un genocidio, viene ricevuto come un presidente democratico?

Belle domande.

Non un provvedimento contro Israele. Non una condanna ferma, che non sia solo di facciata.

Finora, solo dichiarazioni di circostanza e post smentiti dalle azioni concrete, mentre i bulldozer israeliani spianano ospedali e le bombe continuano a uccidere.

LE MASSE ISTERICHE E L’INDIFFERENZA MORALE

Nel frattempo, le stesse masse che hanno trasformato la coppia dello scandalo in un trend mondiale, scrollano gaza come un reel noioso.

Perché, ormai, l’indignazione è selettiva, ma esplode per le corna di perfetti sconosciuti, mentre si spegne per i bambini cancellati dal nazismo del nuovo millennio.

Ci commuoviamo per un gattino salvato dal fosso, ma 180 piccoli corpi mutilati al giorno sono un dettaglio. Per qualcuno, addirittura una scocciatura.

D’altronde, siamo la società in cui i reality immondizia fanno più audience di Alberto Angela. Non si può pretendere di più se il livello culturale delle masse è questo.

DOVE SI È NASCOSTA L’UMANITÀ?

Siamo diventati questo? Spettatori passivi di un reality show globale, dove il dramma privato di una coppia di individui qualunque oscura l’apocalisse di un’intera etnia?

La comunicazione è ridotta a gossip, l’etica a un hashtag.

Le masse preferiscono gli inciuci delle coppie di ignoti che svendono la loro dignità in programmi come Temptation Island o egocentrici in cerca di fama chiusi nella casa del Grande Fratello.

Le stesse masse a cui, se chiedi di studiare una lingua, di riprendere gli studi, o semplicemente di leggere un buon romanzo, ti rispondono che non hanno tempo.

Già… il valore del loro poco tempo liberò è quello dei reality. Vuoi mettere?

LA SOCIETÀ DELLO SPETTACOLO HA VINTO. L’ESSERE UMANO HA PERSO

Ormai, viviamo in una società dove lo spettacolo sostituisce la realtà. Dove la massa preferisce le corna di uno sconosciuto al genocidio di un intero popolo.

Se la nostra società fosse quella dei nostri nonni e bisnonni, vincerebbe Hitler, con la sua storia con Eva Braun, che diventerebbe virale, mentre l’Olocausto passerebbe in secondo piano, come una scocciatura.

Come una fake inventata dalla propaganda nemica.

Un po’ come l’dea che i guai di Ursula von der Leyen siano inventati da Mosca e non dal fatto che la signora ha usato i soldi degli europei come fossero suoi, acquistando vaccini in maniera oscura, tanto da cancellare i messaggini su WhatsApp per nascondere la verità a chi indagava.

O come l’idea che a Gaza sia tutto finto, senza che le masse si domandino come mai Israele vieti la presenza dei cronisti occidentali e abbia mandato al creatore oltre 220 giornalisti locali dal 2023 a oggi.

Proprio come accade con il trionfo del gossip dei manager, mentre ci si volta dall’altra parte di fronte al genocidio dei palestinesi.

Gaza è la nostra vergogna storica. La coppia di amanti è il sintomo evidente di una società malattia terminale.

E mentre Netanyahu continua indisturbato i suoi crimini, noi siamo qui a discutere se quel manager ha fatto bene a dimettersi o se sia giusto o sbagliato tradire.

Perché la società del nulla non è in grado di contenere un pensiero tanto grande quanto la vita. Al più, può comprendere una soap opera o la propaganda di una verità.

Allora, imploro i Coldplay di puntare la kiss-cam su Gaza. Chissà che non sia l’unico modo per generare interesse globale sui veri problemi del pianeta.

Pubblicato da Dott. Pasquale Di Matteo, Analista di Geopolitica | Critico d'arte internazionale | Vicedirettore di Tamago-Zine

Professionista multidisciplinare con background in critica d’arte, e comunicazione interculturale, geopolitica e relazioni internazionali, organizzazione e gestione di team multiculturali. Giornalista freelance, scrittore, esperto di Politiche Internazionali ed Economia, Comunicazione e Critica d’arte. Laureato in Scienze della Comunicazione, con un Master in Politiche internazionali ed Economia, rappresenta in Italia la società culturale giapponese Reijinsha.Co.

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